giovedì 13 maggio 2010

Forcellini ridotta a una laguna. Costruire ancora è la soluzione?

Non posto immagini o video, ne trovate su YouTube, ma soprattutto sono stampate nella mente di ognuno di noi. Non ci dimenticheremo quello che è successo ieri. Non si erano mai viste strade trasformate in fiumi in piena, con situazioni di pericolo evidenti. Tanti i danni, a partire dai nostri garage. Danni che nessuno ripagherà.
Cerchiamo di controllare la rabbia e l'incazzatura e proviamo a ragionare su una semplice cosa. Ieri ha piovutto, certo, un bel temporalone, ma di certo non il più violento che abbiamo visto a Padova. Questa storia che siamo difronte alla Tempesta Perfetta ogni volta che fa un temporale che manda sott'acqua interi quartieri, non regge più.
La realtà è che il sottosuolo è stato violentato dal cemento. L'acqua che prima defluiva senza creare danni tra campi e fossi, ora trova garage, fondamenta, strade. Non è colpa della natura, ma di quegli amministratori che hanno dato e continuano a dare permessi a costruire, che distruggono il verde per dare via libera ai loro amici palazzinari, che se ne fottono delle promesse fatte quando c'era da chiedere un voto e poi si girano dall'altra parte, dando la colpa al cielo.
La colpa è la loro. Noi lo sappiamo. Tutta Forcellini lo sa. E se continueranno a costruire la situazione continuerà a peggiorare.
Un abbraccio

4 commenti:

Fabio Casetto ha detto...

Concordo su tutto, chi mi conosce e mi segue sa bene le battaglie che sto portando avanti contro la cementificazione selvaggia e l'uso scorretto del nostro territorio.
Ieri Padova sembrava la scenografia del film THE DAY AFTER TOMORROW, e si continua a dare la colpa solo ai tombini... riflettiamo gente, ad ogni mia uscita pubblica riporto sempre la seguente frase: "l'acqua prima o poi si riprende i propri spazi"... e ieri ne abbiamo avuto la riprova, appena 8 mesi dopo dall'ultimo "evento eccezionale"!

Qui al Residence Iris le cose sono andate come da copione... e andranno sempre peggio appena inizieranno i lavori dei nuovi palazzoni nell'area che un tempo era destinata a parco ma che i "soliti soggetti" hanno prima acquistato a prezzi irrisori, poi dopo poco si son fatti fare la variante da Riccoboni, ed ora edificheranno incuranti del rischio idrogeologico.. ma tanto a loro che importa?? Abitano ai "piani alti" dove l'acqua non arriva! ;-)

Ahn.. "piccola nota comica": ieri il Condominio Carpine è andato nuovamente sott'acqua (ma che novità, ma che fatalità!) come da me più volte predetto e dimostrato! Bene, a parte la risposta della Proprietà che è stata "tutta Padova è sott'acqua" (e qui stendiamo un velo pietoso soltanto per il fatto che la Proprietà ed i tecnici sono rimasti qui fin tardi in stivali e k-way a cercare di capire che hanno fatto delle case in una palude!), c'è da denunciare un fatto gravissimo: la settimana scorsa erano stati fatti degli interventi alle pompe di sollevamento acqua dagli interrati, bene: queste pompe ieri non erano in funzione (non erano state collegate!)... io non aggiungo altro... FATE VOBIS!

Attendo repliche...


NB: questa mattina, durante una conferenza stampa in Comune, ho accennato al problema in questione.. speriamo che i giornalisti presenti riportino almeno una mia frase in particolare! ;-)

Lorenzo ha detto...

Se avete voglia (voi del comitato) di scrivere un "articolo" completo e particolareggiato sui fatti di ieri, causati dal temporale, ma correttamente ancor più dalla cementificazione ormai insostenibile, io ve lo posso pubblicare attraverso le "info di Conques". E' un servizio di controinformazione. Teoricamente, raggiunge 4200 indirizzi nella zona di Padova, + circa altrettanti nel Veneto e fuori regione. Adelante Compañeros! Lorenzo (conques)

Fabio Casetto ha detto...

Oggi sono più infastidito di ieri e di mercoledì. Anche questa volta, cari inquilini del Carpine, sappiate che siamo destinati a farci su le maniche ed a prendercela in saccoccia. Anche questa volta nessuno si assume le proprie responsabilità, col solito "valzer dello scarica barile" la colpa alla fine è del (loro) Padreterno e quindi non verremo risarciti. Questa volta la scusa sembrerebbe che "è saltato un magnetotermico", la volta scorsa era: "le pompe s'erano spente"; sono aperti i pronostici e le scommesse per la prossima volta che accadrà (e, come ho più volte dimostrato, accadrà di nuovo, sappiatelo), ad oggi la più gettonata è "un roditore nei tubi ha ostruito il passaggio"!

Però sappiate tutti che io NON ci sto, a qualcuno so che va bene così (e purtroppo ce ne sono tanti), AMEN, ma questi sappiano pure che ogni volta che pioverà forte andremo tutti sott'acqua e che ad ogni inverno compariranno muffe e che le spese aumenteranno sempre più.. benissimo, perfetto!

Io ho sempre detto e dimostrato più volte e in più frangenti i problemi del Residence, soprattutto quelli idraulici, ma ovviamente non sono stato calcolato. Ringrazio di cuore un amico, che legge il blog, per questa sua frase consolante: "certe volte aver ragione ha l'amaro in bocca perchè comunque l'ignoranza e la presunzione hanno fatto si che le cose si ripetessero tali e quali".


PS: l'intervento di Lorenzo dimostra che il Blog è visitato anche al di fuori dei residenti, ciò è positivo. Rispondendo proprio a Lorenzo, io sono disponibile, contattami pure.

Unknown ha detto...

Ciao Lorenzo,
il blog su cui scrivi non è del comitato Iris (immagino tu ti riferissi a quello) ...Ad ogni modo ecco il Comunicato del Comitato Iris di ieri
una saluto.
***

Comitato Iris su allagamento in via Canestrini.
"Non è colpa alla natura, ma del cemento voluto dal Comune"

Cantine e garages allagati per la seconda volta in pochi mesi nelle case di via Canestrini tra il Parco Iris e l'argine scaricatore. Automobili, viveri, mobili e ricordi: tutto da buttare per molti residenti della zona che esasperati denunciano: "Questa è da sempre un'area soggetta ad allagamenti ma da quando hanno costruito le nuove case Erp di via Gerardo, la situazione è diventata drammatica. I terreni su cui si ergono erano campi che assorbivano le acque degli acquazzoni. Ma il Comune ha permesso a speculatori edili di costruire su questa zona che si sapeva a rischio idrogeologico e ora queste sono le conseguenze. Ma non gli basta, ora vuole permettere l'edificazione di altri cento appartamenti nell'area verde rimasta. I costruttori si preparano ad incassare altri milioni di euro; ai cittadini non resterà che subire danni e disagi. Gli consigliamo di dotare i nuovi inquilini di gommone, noi qui ci stiamo già attrezzando."
Ironia a parte, la denuncia del Comitato Iris che da anni si batte contro la cementificazione dell'area è dura: "Non si dia colpa alla natura, di acquazzoni anche peggiori ne sono passati senza creare tali disastri. Non ci vengano a raccontare che si tratta di pioggie eccezionali: due allagamenti in sette mesi non sono un'evento eccezionale, oramai la nostra paura è costante. La colpa quindi non è della natura ma esclusivamente degli amministratori e della loro politica urbanistica avida e folle. Se qui costruiranno ancora li chiameremo a pagare i danni di tasca propria."

Comitato Iris