giovedì 31 marzo 2011

RIUNIONE DI CONDOMINIO 2011

S'è svolta martedì sera 29 marzo c/o patronato di San Gregorio l'Assemblea annuale del Residence Parco Iris convocata per approvare le spese per i consumi.
Rispetto alle "passate edizioni", quest'anno è stata molto più veloce (due ore circa) ma poco partecipata dagli inquilini e poco "animata".
Il problema principale emerso è sempre le elevate spese condominiali che, per un Residence definito a "canone calmierato" (rivolto principalmente alle giovani coppie), sono insostenibili per molti inquilini: dal Preventivo spesa 2011 leggiamo che s'arrivano a pagare anche 3.000 Euro/anno per un appartamento in duplex da 90 mq, importo che versa l'inquilino di un appartamento di 110 mq in un prestigioso residence (con servizio di portineria) di Via Nazareth (zona san Camillo).
Qualche condomino ha inizialmente fatto presente all'Amministratore proprio questo aspetto.
L'Amministrazione, dal canto suo, si giustifica col fatto che ci sono "molti servizi" e, comunque, si sono cercati fornitori più convenienti.
Di comune rilevanza il fatto che continuano, purtroppo, a verificarsi atti incivili (parcheggio selvaggio, sporcizia, danneggiamenti di cancelli/basculanti, spazzature nei cestini del giardino, etc.) che ledono soprattutto gli spazi comuni e l'immagine.
Infine, si evidenzia che la Proprietà, stranamente questa volta, non è praticamente stata interpellata... ma i problemi legati alla dubbia qualità della costruzione (muffe, infiltrazioni, etc.) rimangono, seppur minori e comunque monitorati dalla CERV, come periodicamente documentato su questo blog.

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martedì 22 marzo 2011

E LA POLITICA COSA DICE SULLA "QUESTIONE IRIS"?

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA':
Sinistra Ecologia Libertà ha fra i suoi obiettivi fondamentali la tutela e il risanamento dell’ambiente che viene frequentemente profanato da piccoli e grandi interventi distruttivi. Il Parco Iris fa parte di quella categoria di beni che per caratteristiche idrologiche, paesaggistiche e urbanistiche, dovrebbe essere rispettata, almeno per quel che rimane del “cuneo verde”, straordinaria intuizione di Luigi Piccinato, autore del PRG del 1954. Tre, quindi, le questioni che vogliamo sollevare per evidenziare che costruire ulteriormente in zona Iris non è la scelta migliore.
1. Questione idraulica. Vista la frequenza di condizioni meteorologiche che non si possono ormai più considerare “eventi eccezionali”, come dimostrato dalle ultime inondazioni dell’area, vista la funzione di bacino che la stessa svolge per il deflusso delle acque di Padova, riteniamo sbagliato, per gli abitanti attuali e futuri, aggravare il rischio idraulico con ulteriori edificazioni (la portata d’acqua scaricata da una zona urbanizzata è anche 20 volte superiore a quella di un’area verde). Sia la Regione Veneto che il Consorzio di Bonifica, con una nota, mettono in guardia da questo rischio: “La progettazione di nuovi interventi che possano comportare un incremento del rischio idraulico, soprattutto in zone o bacini già particolarmente sofferenti non potrà prescindere dalla preventiva necessità di individuare le misure strutturali e le risorse necessarie per la risoluzione delle criticità in essere”. Anche i Consigli di Quartiere 3 e 4 hanno già espresso in passato perplessità e preoccupazione.
2. Questione Abitativa. Il mercato delle abitazioni risente della crisi e, ad esempio, proprio nel raggio di 600 metri dal Parco Iris ci sono 4 nuovi edifici semivuoti. La diminuzione della popolazione in presenza dell’aumento di metri cubi costruiti dal 1981 (anno di picco) ad oggi e le condizioni ambientali sempre più precarie suggeriscono, più che ulteriori edificazioni, la realizzazione di interventi per la sicurezza idraulica del territorio e la sospensione, almeno temporanea, dell’edificabilità per l'area in oggetto ed altre aree che presentino caratteristiche simili. Le giovani coppie si trattengono a Padova se trovano alloggi a basso costo. Ma non è quello che offre il mercato, né lo offrirà l’intervento (33.000 metri cubi) che la Compagnia delle Opere intende realizzare nell’area del Parco.
3. Questione paesaggistica. In cambio, si dice, il Comune riceverebbe gratuitamente 9 ettari di area verde. È un acquisto importante per la città, è vero. Ma abbiamo spesso sentito chi l’amministra affermare che il verde ha un costo troppo elevato, che il Comune non ha i soldi per la manutenzione e che è costretto vendere aree e immobili pubblici per fare cassa. Il Cuneo Iris è la campagna che entra in città quasi a lambire le mura Cinquecentesche, polmone verde destinato oggi a grande parco urbano. Rovinarlo con la costruzione di nuovi edifici è un atto irreversibile e poco lungimirante.


PARTITO DEMOCRATICO:
In attesa del comunicato.


RIFONDAZIONE COMUNISTA:
In attesa del comunicato.


ITALIA DEI VALORI:
In attesa del comunicato.


LEGA NORD:
In attesa del comunicato.


POPOLO DELLE LIBERTA':
In attesa del comunicato.

mercoledì 16 marzo 2011

CAMPI INZUPPATI e PISCINE NATURALI

Mercoledì 16 marzo 2011 - Piove da ormai qualche ora e i terreni circostanti il Residence iniziano ad essere saturi d'acqua.
Si sottolinea che in questo lotto è stato concesso il permesso a costruire (n.4577/08) una palazzina:


Qui, invece, alcune foto scattate in periodi diversi dell'area sulla quale sorgerà il nuovo insediamento.. è ben visibile il laghetto naturale:


martedì 15 marzo 2011

POSSIBILI ALTERNATIVE ALL'ULTERIORE CEMENTIFICAZIONE IN AREA IRIS

Premessa:
 considerata l’inopportunità di impermeabilizzare ulteriormente l’area;
 visto il progressivo snaturamento ad opera dalle Amministrazioni Comunali dei cunei verdi previsti con lungimiranza da Piccinato;
 considerata la funzione di bacino per il deflusso delle acque di Padova, la frequenza di condizioni meteorologiche che non si possono più considerare “eventi eccezionali”, dimostrate delle ultime inondazioni dell’area in questione;
 viste le osservazioni della Regione e del Consorzio di Bonifica al PATI di Padova che diventeranno vincolanti alla sua approvazione, ma che già oggi non possono essere ignorate;
 apprezzata la condizione di “invariante ambientale” richiesta dalle Norme Tecniche di Attuazione del PAT adottato (quindi in misura di salvaguardia) che attraverso nuove edificazioni non si realizzerebbe se non con misure di risanamento idraulico e fognario funzionanti ( si ricorda la mozione approvata dal C.C. sull’idrovia);
 visto che la richiesta di “perimetrazione” non prevede nelle Norme Tecniche di Attuazione termini per la risposta alla stessa e che vi sono nel già costruito alloggi ancora invenduti si considera un atto di grave irresponsabilità la concessione di nuovi interventi edilizi, in presenza di condizioni a rischio aggravato da ulteriori edificazioni, che con probabilità elevate si verranno ancora a creare, maturate peraltro conoscendone gli effetti.
Difficile in queste condizioni sarà per il Comune sottrarsi all’obbligo di risarcire i danni (non potrà dire che non sapeva, mentre il privato avrà i vantaggi economici dell’operazione senza rischi).

Le possibili soluzioni potrebbero quindi essere:
perequazione ad arcipelago;
variante al PRG (attraverso il PAT in controdeduzioni);
sospensione fino alla messa in sicurezza dell’area, auspicando il voto in Consiglio Comunale della mozione depositata lo scorso dicembre;
crediti edilizi (contemplati nella LR, applicati da alcuni Comuni in assenza di Direttiva regionale. Un disciplinare dovrebbe dare criteri generali. La LR affida al PAT questo compito - non esaudito in quello di Padova - sia per i crediti che per la perequazione, poi il PI darà disposizioni più precise). La difficoltà di applicazione di questo strumento sta nel fatto che il Comune ha venduto delle aree pubbliche edificabili sulle quali avrebbero dovuto “atterrare” i crediti edilizi e fra questi quelli del Parco IRIS. Una operazione di scarso respiro e lungimiranza fatta per incassare subito del denaro ma incapace di una visione strategica che alla fine può essere anche più redditizia per le casse del Comune.

La proposta presentata dai proponenti prevede la costruzione di edifici in linea per 33.000 mc sparpagliati sull’area privata, con 2 villette dei proprietari/proponenti che si affacciano sul parco. L’area ceduta gratuitamente dai privati lottizzanti (C.L. / Compagnia delle Opere) al Comune circa 9 ettari è un acquisto importante per la città. Ma abbiamo sentito chi l’amministra, ripetere che il verde ha un costo troppo impegnativo a causa della manutenzione, che il Comune non ha soldi, che meglio è vendere aree e immobili pubblici per fare cassa. Quindi che pensare? Si vendono le aree che già si hanno e se ne vogliono recuperare altre lasciando costruire qualche migliaio di metri cubi in posizione sbagliata?
Per poi magari rivenderle perché costano, come è recentemente accaduto.
E’ stato un errore assegnare nel PRG una capacità edificatoria a quest’area.
Se c’è la volontà di correggerlo, si prendono in esame le proposte alternative presentate (o altre migliori) e si discutono.
E’ innanzi tutto una scelta politica che delinea l’immagine della città che vogliamo, diritti pubblici e diritti privati compresi, vantaggi economici e rischi, benefici per gli operatori immobiliari o per il quartiere e la città.

Arch. Luisa Calimani

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venerdì 4 marzo 2011

PETIZIONE A FAVORE DEL VERDE E DELLA SALVAGUARDIA IDRAULICA

Comitato IRIS, Comitato StopAllagamenti, Legambiente, Ass. Alvise Cornaro, Amissi del Piovego e WWF, hanno da poco promosso una nuova raccolta firme per dire:
- NO a nuovo cemento nell'area verde in zona Parco Iris
- SI ad un vero, grande Parco urbano contro gli allagamenti


E' possibile firmare la petizione ai banchetti organizzati in zona Forcellini-Canestrini oppure on-line al seguente indirizzo: http://www.legambientepadova.it/PetizioneIris

Di seguito il testo della petizione che verrà inviata al Sindaco, agli Assessori, ai Consiglieri Comunali, ai Consiglieri dei Quartieri 3 e 4 ed al Consorzio di Bonifica Bacchiglione:

NO a nuovo cemento nell'area verde in zona Parco Iris,
SI ad un vero grande parco urbano contro gli allagamenti

I sottoscritti cittadini chiedono un esempio concreto di una città rispettosa dell'ambiente, che aiuti a contrastare il rischio di nuovi allagamenti.

UN’AREA VERDE...
L’area verde in zona Parco Iris, (compresa tra via Canestrini e via Forcellini, il Parco Iris e i nuovi palazzoni ERP di via Gerardo) è una delle ultime aree verdi di grandi dimensioni rimaste all’interno della città urbanizzata dove si potrebbe ancora realizzare un vero, grande Parco urbano.
...A RISCHIO IDRAULICO
L’intera zona Focellini-Canestrini-Crescini è estremamente vulnerabile dal punto di vista idraulico come hanno dimostrato i recenti allagamenti che hanno creato danni per milioni di euro.
DOVE SERVE PREVENZIONE...
Gli interventi previsti o già in corso - nuova idrovora San Gregorio, potenziamento idrovora Voltabarozzo e rifacimento condotta fognaria via Crescini - sono necessari ma non sufficienti a garantire la salvaguardia idraulica dell’area e vanno perciò affiancati da un’azione di tutela delle aree verdi.
...NON CEMENTO
L’ulteriore edificazione nell’area verde con altri 100 appartamenti circa aggraverebbe infatti il rischio di allagamenti per le nuove e le vecchie costruzioni della zona.
I CITTADINI L’HANNO CHIESTO...
In più occasioni, come ad esempio nei percorsi partecipati del 2007, i Quartieri e i cittadini hanno chiesto di fermare l’edificazione dell’area e di spostare la cubatura prevista, indicando aree non a rischio allagamenti e già destinate ad essere edificate.
...E LA REGIONE LO CONSIGLIA
La stessa Regione Veneto ha consigliato di spostare i nuovi interventi edilizi in zone non a rischio idraulico, nel suo recente Parere di compatibilità idraulica del PATI.


Per maggiori informazioni: comitatoiris@gmail.com