mercoledì 2 febbraio 2011

COMITATO STOP ALLAGAMENTI

Anche a Padova saremo costretti alle paratie anti-allagamento come a Venezia?

E' la domanda che, sempre più spesso e con inquietudine, si pongono gli abitanti delle aree limitrofe alle vie Facciolati, Forcellini, Canestrini e Crescini, Vlacovich e Comino, duramente colpite dagli allagamenti del 16 settembre 2009 e del 12 maggio 2010.
In meno di nove mesi sono finiti sott'acqua per ben due volte non solo taverne e garage, ma anche abitazioni, negozi e laboratori.
I danni sono ingentissimi ed il Comune non li risarcisce, anzi si nasconde dietro "il dito" dell'evento straordinario, e così pure Acegas-APS, e Consorzio Bacchiglione.
I dati ARPAV, invece, ci dicono il contrario: infatti precipitazioni intense come quelle di settembre e di maggio, avvengono, purtroppo, da tempo e con una significativa frequenza.
La verità è ben altra: l'impianto fognario delle zone sopracitate è insufficiente perché sottodimensionato, la manutenzione dello stesso gravemente carente, non solo ma ad oggi non è ancora ben chiaro se gli impianti idrovori abbiano funzionato correttamente durante e dopo i temporali.
A ciò deve poi aggiungersi l'intensa urbanizzazione autorizzata dal Comune in queste zone da sempre considerate ad alto rischio idraulico, grazie a varianti al piano regolatore di Piccinato tecnicamente mal valutate dal punto di vista idraulico-fognario. Queste in breve le reali cause degli allagamenti.
Pertanto i cittadini sensibili a queste problematiche ed in particolare quelli danneggiati non hanno avuto alternativa al costituirsi in Comitato per intraprendere tutte le iniziative necessarie al fine da un lato di vedere tutelate le proprie ragioni nei confronti del Comune e degli Enti deputati alla manutenzione ed al regolare funzionamento dell'impianto fognario della zona, dall'altro di non vivere più nella paura di vedere le loro case finire sotto acqua di fogna.
Nasce così a Padova il "COMITATO STOP ALLAGAMENTI".
Esso si propone:
a) di coadiuvare, anche attraverso la consulenza ed assistenza fornita da legali del Foro padovano, tutte le azioni, comprese quelle giudiziarie, per ottenere il risarcimento dei danni patiti nel settembre 2009 e/o nel maggio 2010;
b) di promuovere e/o favorire le iniziative per risolvere il problema degli allagamenti nelle zone sopracitate ed a Padova più in generale.
Tutti infatti sono ben consapevoli che il rischio di finire nuovamente sott'acqua è sempre incombente e sottovalutato dalle Autorità competenti che, a quasi un anno di distanza, poco hanno fatto per risolvere alla radice il problema.
Il "COMITATO STOP ALLAGAMENTI", pertanto, si propone anche quale portavoce degli interessi della collettività nei confronti del Comune, di Acegas-APS e del Consorzio Bacchiglione affinché provvedano a porre in essere tutto quanto è necessario perché eventi come quelli di Settembre 2009 e Maggio 2010 non costituiscano più un pericolo per questa città già pesantemente colpita.
Un passo che l'Amministrazione Comunale può fare come atto concreto verso la soluzione dei problemi esposti è l'approvazione della moratoria edilizia, almeno nelle zone colpite dagli allagamenti, fino a che non sarà risolto il problema della sufficienza ed efficienza degli impianti fognari sia nella situazione “territoriale” attuale, sia in quella che si prospetta dopo la moratoria stessa.

In questa ottica il Comitato invita tutti i cittadini interessati ad inviare documentazioni, segnalazioni, proposte e adesioni all'indirizzo e-mail: comitatostopallagamenti@gmail.com e/o collegandosi alla pagina Facebook “Comitato StopAllagamenti”.
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