giovedì 8 settembre 2011

L'ASSESSORE ZAN BOCCIA IL NUOVO CEMENTO

Iris, Zan boccia il nuovo cemento: «Se costruiamo ancora, il quartiere sott'acqua»



«C'è un problema ambientale. Quello è l'ultimo grande cuneo verde della città, per di più già in emergenza idraulica». Alessandro Zan, assessore di Sinistra Ecologia Libertà (SEL), affronta il «caso Parco Iris» dal punto di vista delle sue competenze amministrative. «Un'area che va preservata, che è 7 metri sotto il livello del centro storico. Una sorta di catino che con l'incidenza di precipitazioni molto intense e concentrate finisce sott'acqua. Proprio perchè già fortemente urbanizzata» insiste Zan. Dunque, occorre massima cautela: «Negli anni Venti, il canale San Gregorio tagliò in due il "catino". Dall'altra parte, fu realizzata la zona industriale. Oggi siamo impegnati a fronteggiare le conseguenze del cemento a Forcellini: con l'idrovora di Voltabarozzo e con il nuovo impianto che scaricherà l'acqua nel canale».
Nel merito della perequazione urbanistica, Zan ha una posizione chiara: «Costruendo oltre i 60 mila metri quadri che già Compagnia delle Opere ha realizzato in quella zona, ci sarebbero rischi idraulici evidenti. Il lavoro del collega Ivo Rossi è stato importante, nella ricerca di un punto di mediazione fra i diritti dei privati e l'interesse della città. Mi permetto di ricordare che l'area in questione fu acquistata a poco prezzo all'epoca della giunta Destro, che poi ha modificato la destinazione a residenziale. Una porcheria: doveva restare verde agricolo». Come se ne esce? «Intanto la CdO dovrebbe farsi carico del fatto che è inopportuno impermeabilizzare ulterioremente la zona. Accetti di spostare altrove la cubatura. Crediti edilizi in cambio del polmone verde salvaguardato da Piccinato».
Infine, un appello alla ragionevolezza: «L'intera città sconta un'alta densità edilizia proprio a Forcellini, dove CdO ha il suo quartier generale. Nella nuova area, per altro, non esiste nemmeno un barlume di ERP. Case a prezzo di mercato, non certo edilizia in funzione delle giovani coppie. Tanto più che nella stessa zona ci sono palazzine con metà appartamenti invenduti, mentre dal Residence Iris c'è chi preferisce andarsene. Ecco, evitiamo di ripetere lo stesso errore».

Fonte: "Il Mattino di Padova" del 3 settembre 2011
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